Aggiornamenti sulla campagna referendaria per Legambiente

Qualche importante aggiornamento sul referendum da condividere con gli studenti impegnat nella realizzazione della campagna“Vota SI per fermare le trivelle”:- con la legge di stabilità il Governo ha cercato di “smontare” il referendum inserendo tutta una serie di emendamenti che ricalcavano alcuni quesiti referendari. Intendiamoci per noi è stata una grande vittoria che ha permesso, tra le altre cose, di fermare il progetto Ombrina in Abruzzo e tutti i progetti futuri entro le 12 miglia dalla costa. La Corte di Cassazione ha però sancito che non tutti i quesiti sono stati “esauditi” dall’intervento del Governo, ma solo 5 su 6. Dei 6 quesiti originali ne resta quindi 1, quello sulla durata delle concessioni, perché fondamentalmente con il suo intervento il Governo ha stabilito che i progetti già autorizzati entro le 12 miglia resteranno attivi “entro fine vita del giacimento”, ciò vuol dire di fatto allungare i tempi di concessione anche più di come fosse prima, una sorta di gioco delle 3 carte.

- altri 2 quesiti referendari, quello sul Piano delle Aree estrattive e sulle Proroghe dei titoli già concessi, le Regioni hanno promosso un conflitto di attribuzione presso la Corte Costituzionale, chiedendo che siano riammessi, perché in realtà l’intervento del Governo è stato ambiguo (basti pensare che il Piano delle Aree, che ero uno strumento fondamentale per effettuare una valutazione ambientale cumulativa di tutte le attività estrattive è stato direttamente cancellato dal Governo, una cosa molto grave).

- sempre nel tentativo di smontare il Referendum il Governo ha determinato ieri (10febbraio) che la data per il voto sarà domenica 17 aprile (prima data utile). Si tratta di una scelta grave ed insensata. Tutti i promotori del referendum avevano proposto invece di svolgere la votazione insieme al primo turno delle elezioni amministrative che si svolgeranno a maggio. In questo modo si sarebbero risparmiati circa 300 milioni di euro (i costi per svolgere il referendum separatamente ad aprile), ma il Governo pur di tagliare i tempi e ridurre la partecipazione, ha puntato su questa scelta assurda. Insieme alle Regioni Legambiente sta preparando un appello al Capo dello Stato per chiedergli di non firmare questo provvedimento e non buttare al vento 300 milioni.

-in ogni caso nella preparazione delle proposte si può, a questo punto, considerare la data del 17 aprile e rimane invariata la richiesta perentoria di votare SI.

Per approfondimenti:

http://www.legambiente.it/contenuti/comunicati/referendum-trivelle-mobilitazione-election-day-legambiente-piazza-davanti-monte
http://www.notriv.com/2016/01/09/il-governo-non-riesce-ad-evitare-il-referemdum-no-triv-sul-mare-ora-sui-due-quesiti-rimasti-insoddisfatti-si-promuova-un-conflitto-di-attribuzione-dinnanzi-alla-corte-costituzionale/

Legambiente e noi di Spot School Award restiamo a disposizione per qualsiasi ulteriore chiarimento.

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